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AREE DISMESSE E FUTURO DELLA CITTA’: LA VENDITA DELLE CASERME ROMANE INCONTRO PUBBLICO E TAVOLA ROTONDA

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SA nuovo corso di laurea triennale in scienze dell’architettura
LPA laboratorio di lettura e progetto dell’architettura

AREE DISMESSE E FUTURO DELLA CITTA’: LA VENDITA DELLE CASERME ROMANE
INCONTRO PUBBLICO E TAVOLA ROTONDA

La vendita ai privati di 15 caserme romane, per un totale di un milione e mezzo di metri cubi edificati e più di 80 ettari di territorio, ha dimensioni tali da portare conseguenze enormi sul futuro della Capitale. L’iniziativa ha lo scopo di mettere a confronto idee, opinioni e progetti elaborati non solo in ambito amministrativo e universitario, ma soprattutto da parte di comitati e associazioni di cittadini.

venerdì 30 marzo, 2012, ore 16,00
Facoltà di Architettura
sede di Fontanella Borghese, aula magna
Piazza Borghese 9, Roma

presenta
GIUSEPPE STRAPPA (direttore del laboratorio Lpa)

interventi introduttivi di
CARLO RIPA DI MEANA (presidente Italia Nostra,Roma)
FRANCO PURINI (ordinario di progettazione architettonica)

scheda di
PAOLO CARLOTTI (dipartimento DIAP)

tavola rotonda. intervengono:
MAURIZIO GEUSA (dirigente U.O. pianificazione e
riqualificazione delle aree di interesse pubblico, Comune di Roma)
ELIO ROMANO (Comitato cittadino per l’uso pubblico delle caserme)
DANIEL MODIGLIANI (urbanista)
MIRELLA BELVISI (Italia Nostra)
ANDREA BRUSCHI (dipartimento DIAP)
ROBERTO CREA (Cittadinanzattiva)
ALFONSO GIANCOTTI (Casa dell’Architettura, Roma)
LUIGI TAMBORRINO (Campo trincerato, Roma)
VINCENZO GIORGI (dipartimento DIAP)
ROBERTO TOMASSI (Coordinamento residenti
città storica)
SIMONE FERRETTI (Campo trincerato, Roma)
SONO INVITATI I RAPPRESENTANTI DEI COMITATI DI QUARTIERE, DELLE ASSOCIAZIONI E TUTTI I CITTADINI INTERESSATI.

Organizzazione
Alessandro Camiz
Segreteria 06 4991933
Alessandro Bruccoleri, Pina Ciotoli, Virginia Stampete

 

L’architettura religiosa in un libro di Strappa

La presentazione

L’architettura religiosa in un libro di Strappa

in “Corriere della Sera” del 26.05.2009

Il tema dell’architettura religiosa è tornato di grande attualità. Anche a Roma si costruiscono nuove chiese, veri poli urbani in quartieri spesso degradati che pongono, anche, il problema di cosa significhi un edificio per il culto nel mondo contemporaneo. Giuseppe Strappa, architetto e ordinario di progettazione, tenta di dare una risposta con un libro, «Edilizia per il culto» (Utet, Torino) che ha la forma e l’ambizione di un vero trattato. Tesi di fondo è che ogni chiesa, sinagoga o moschea costituisce anche un «organismo » del quale occorre comprendere, soprattutto, il processo formativo. In un periodo in cui l’architetto, anche nei temi religiosi, è ossessiona¬to dalle mode, Strappa sostiene che si è originali solo riscoprendo l’origine delle cose, le radici dalle quali le forme hanno inizio. L’opera verrà presentata oggi a Valle Giulia da un esperto del tema come Paolo Portoghesi. Il grande storico e architetto romano non è, infatti, solo autore di importanti architetture religiose, dalla Chiesa della Sacra Famiglia a Salerno alla Moschea di Roma, ma si è posto, tra i primi, il problema della crisi del progetto contemporaneo, dello smarrimento dell’uomo di fronte a un mondo costruito che non sa più leggere e, quindi, trasformare con coerenza.

Alle 18, Aula Magna della Facoltà di Architettura «Valle Giulia», via Gram¬sci 53

Il libro viene presentato oggi pomeriggio alle 16 a Valle Giulia da un esperto del tema come Paolo Portoghesi, in primo piano nella foto qui sopra insieme a Giuseppe Strappa