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Call for paper CAUMME_PAUMME III

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Authors are cordially invited to submit papers to the next Caumme III/PAUMME I symposium “Migration and the Built Environment in the Mediterranean and the Middle East”.

The symposium will take place in Naples, DiARC (Dipartimento di Architettura, Federico II University, Napoli, ITALY) on the 24th-26th of November 2016.
Abstract deadline: May 30th  2016

Info:

http://www.diarc.unina.it/index.php/12-iniziative/seminari-e-convegni/1124-call-for-papers-caumme-paumme-2016

Periferie senza identità – Tor Sapienza e dintorni

 

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Corriere della Sera

TOR SAPIENZA E DINTORNI
periferie senza identità

di Giuseppe Strappa

Gli abitanti che da Tor Sapienza prendevano gli sgangherati autobus dell’Atac dicevano di «andare a Roma». Il senso condiviso della lontananza si accompagnava al conforto di appartenere a una piccola comunità dove qualche forma di equilibrio solidale dava sicurezza, rendeva vivibili quei luoghi.

Le borgate non erano solo l’inferno raccontato da Pasolini. In posti come questo si viveva una sorta di familiarità condivisa poi scomparsa nel magma informe dell’espansione urbana.

Alle villette isolate, costruite da una cooperativa socialista negli anni ’20, si unirono le palazzine del dopoguerra a formare un vero tessuto urbano unificato dai percorsi della Collatina e di via Tor Sapienza. Mentre nascevano i segni di un nuovo futuro con le fabbriche d?avanguardia (la Voxson, la Sir), un piccolo nucleo operaio si raccoglieva intorno alla torre delle scuole, cupo landmark fascista divenuto, col tempo, quasi cordiale.

Poi, in pochi anni, tutto cambia. Uno dopo l’altro, chiudono gli stabilimenti. La città diviene metropoli, con i sui miti e le sue contraddizioni. Nella convinzione che quel tessuto sia sbagliato e che occorra redimerlo, si pianificano interventi astratti, autonomi, opposti ai processi in atto. Anche l’ormai famoso nucleo di via Morandi, messo di traverso e arroccato sulla collina, separato dal surreale viale De Chirico, è uno di questi frammenti.

Tor Sapienza diviene una delle tante schegge della periferia, stretta tra il Mercato delle carni con le aree della prostituzione, l’insensato tratto urbano dell’alta velocità realizzato a pochi metri dalle abitazioni, l’Autoparco militare, il campo Rom di via Salviati, con i suoi roghi tossici, che la città ha respinto ai propri margini. È andata distrutta l’identità e la dignità di un piccolo mondo in trasformazione che aveva resistito alla crisi e all’ondata delle immigrazioni.

Al contrario dell’immagine diffusa dai media, nella vecchia Tor Sapienza gli stranieri non sono rifiutati. Si sono radicati, anzi, e integrati con i vecchi e nuovi abitanti.

Nell’isola di via Morandi, invece, quei segni di modernità e speranza immaginati dagli architetti, sfondo delle risse razziste e dei cassonetti bruciati dei telegiornali, sono diventati i simboli della città matrigna, che protegge con cura alcuni quartieri e trasforma altri in discariche urbane.

E ora si pensa di risarcire le periferie abbandonate col progetto di quattordici nuove piazze da costruire con i sampietrini rimossi dalle strade del centro. Ancora una piccola, patetica, irrisoria perfidia.

Strappa Giuseppe
(02 aprile 2015)

PROGRAMMA FUNZIONALE

Università “Sapienza” di Roma – Corso di Laurea in Architettura (Restauro)
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE II CdL A(R)
Anno accademico 2014/15
Corso A, prof. Giuseppe Strappa,
collaboratori : prof. Paolo Carlotti, archh. Annarita Amato, Antonio Camporeale, Giusi Ciotoli, Marco Falsetti, Giancarlo Salamone, Illy Taci, Cristina Tartaglia.

PROGRAMMA FUNZIONALE PER IL PROGETTO
DI UN NUOVO PALAZZO PER UFFICI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
aggiornato sulla base del bando di concorso per i nuovi uffici della camera dei deputati del 1968

INDICAZIONI GENERALI:
Nella redazione del progetto si dovrà:
a) tener conto che il nuovo edificio è destinato ad integrare il complesso degli edifici attualmente a disposizione della Camera dei deputati e che esso dovrà collegarsi con il Palazzo di Montecitorio mediante passaggi sotterranei e un cavalcavia. II cavalcavia dovrà essere previsto in corrispondenza dell’ingresso del n. 8 di via della Missione, in asse con il Salone dei «passi perduti» e prevedere modifiche congruenti dell’attuale “Palazzo Basile”;
b) studiare in particolare l’inserimento del nuovo edificio tessuto circostante attraverso una lettura “processuale” dell’esistente, valutando criticamente la gerarchizzazione di percorsi e spazi esterni. L’altezza dell’edificio dovrà adeguarsi alle quote degli edifici della piazza;

AMBITI E DIFFERENTI UTENZE:
Nella redazione del progetto si dovrà tenere presente che gli uffici ed i servizi saranno utilizzati dai parlamentari, dal personale, dagli estranei secondo le seguenti indicazioni:
• uffici e servizi utilizzati dai parlamentari , dal personale e dagli estranei:
1) biblioteca e relativi uffici;
2) uffici destinati ai Servizi Studi, legislazione e inchieste parlamentari, e Documentazioni e statistiche parlamentari;
3) sale di ricevimento per il pubblico.
4) ristorante
• uffici e servizi utilizzati dai parlamentari e dal personale:
1) archivio centrale (locali per macchinari ed uffici) ;
2) centro elettronico di elaborazione dati;
4) spazi di lavoro singoli per 540 deputati;
5) sale riunione complementari a quella della Camera (anche per riunioni di gruppi parlamentari)
6) servizi vari: ambulatorio medico, banca, impianti igienico-sanitari
Si dovrà prevedere anticamere per commessi, spogliatoi e servizi nonché locali accessori ed attrezzature (ingressi, atrii, scale, disimpegni, ascensori e montacarichi) per gli uffici ed i servizi, tenendo conto che quelli destinati ai parlamentari ed al personale dipendente dovranno essere separati, anche per ragioni di sicurezza, da quelli destinati agli estranei.

FUNZIONI E QUANTITÀ:
Le indicazioni ed i dati necessari all’impostazione del progetto sono i seguenti:
Biblioteca:
per la biblioteca, accessibile ai parlamentari ed ai dipendenti della Camera nonché ad estranei autorizzati, dovranno essere previsti i seguenti ambienti:
a) magazzino con ricettività di 300.000 volumi;
b) sala cataloghi elettronici mq. 50 con servizio di distribuzione dei volumi comune alle tre categorie di utenti suindicate e sale di lettura separate, con una capacita ricettiva globale di circa 50 posti, tenendo presente che il numero degli estranei sarà limitato. II servizio di distribuzione dovrà essere direttamente collegato con iI magazzino libri mediante sistemi di trasporto meccanici per i volumi e per le schede di richiesta (montacarichi, nastri trasportatori etc.) ;
c) sala di consultazione di enciclopedie, dizionari, opere generali, atti parlamentari e raccolte legislative, e altre sale per la conservazione e la lettura di giornali e riviste;
d) ufficio del bibliotecario e 2 locali per le segreterie;
e) amministrazione, scambi e diritto di stampa mq.120;
f) catalogazione, copia schede, segnatura, inventario e cartellinatura (mq. 200);
g) sala riunione per quindici persone circa;
h) ambienti da destinare a spogliatoi e servizi igienici del personale, e servizi igienici per deputati ed estranei.
Uffici:
Uffici per il Servizio Studi, legislazione e commissioni parlamentari, una sala riunione con una ricettività di 50 posti ed uffici contigui per la Presidenza e la segreteria. Tali uffici dovranno essere adiacenti alla biblioteca e direttamente collegati con essa.
Uffici per il Servizio documentazione e statistiche parlamentari, direttamente collegati con il Servizio Studi, per funzionari ed impiegati.
Ristorante:
II ristorante, con una capacita di almeno 200 coperti, dovrà essere accessibile anche ad ospiti provenienti dall’esterno. A tal fine potranno essere previste due sale, di cui una riservata ai deputati.
Collegati con il ristorante dovranno essere previsti ambienti di disimpegno e di attesa, un piccolo bar, un guardaroba nonché tutti gli impianti accessori (cucina, frigoriferi, dispensa, servizi igienici) dimensionati tenendo presente il presumibile numero degli utenti e la necessità di un rapido avvicendamento degli stessi.
Sale di ricevimento del pubblico:
Il progetto dovrà prevedere da 15 a 20 sale per il ricevimento di singole persone e altre sale più grandi per il ricevimento di gruppi. L’accesso per gli estranei deve essere previsto direttamente dall’esterno; quello per i deputati anche dall’interno. Dovranno essere altresì previsti guardaroba e servizi igienici a disposizione del pubblico.
Archivio centrale:
Il progettista dovrà prevedere da dieci a dodici locali destinati ad archivio, nei quali saranno installati macchinari ed uffici, ubicati al primo piano interrato, in collegamento con il centro elettronico e con I’archivio legislativo sito nel Palazzo Basile.
Centro elettronico di elaborazione dati (C.E.D.):
Il progettista dovrà prevedere locali destinati al Centro elettronico di elaborazione dati e relativi uffici per un totale di 200 mq. di superficie utile. Nei locali destinati al C.E.D. saranno impiantati i sistemi elettronici e saranno sistemati, inoltre, gli uffici per il personale, gli spogliatoi per gli operatori, I’archivio elettronico e il reparto manutenzione delle macchine. Il Centro sarà ubicato al piano interrato e dovrà essere collegato con I’archivio centrale.
Centro riproduzione documenti:
Il progettista dovrà prevedere locali destinati ai reparti per riproduzione documenti nonché agli uffici relativi per un totale di 100 mq. di superficie utile in n. 2 locali, uno per la riproduzione a scanner e l’altro per la riproduzione fotografica.
Spazi di lavoro:
II progettista dovrà prevedere spazi di lavoro per 540 deputati. Gli ambienti dovranno consentire che a ciascun parlamentare possa essere riservato un posto di lavoro singolo costituito da un ampio scrittoio e da un complesso scaffale-stipetto. Attigui alle predette sale dovrà essere prevista un’anticamera per la segreteria dei deputati. In considerazione dell’attuale vita parlamentare, fatta più di lavoro di gruppo che di studio isolato, si propone di integrare gli spazi ufficio personali con n. 3 sale per le riunioni dei gruppi parlamentari, una di mq. 400 e 2 di mq. 150. Attigue alle predette sale si ubicheranno alcune stanze di segreteria.
Servizi vari:
II progettista dovrà prevedere locali destinati a:
a) banca: saranno previsti una sala sportelli per tutti i servizi bancari e due locali destinati a uffici. I locali destinati al servizio bancario potranno essere ubicati al piano terra in collegamento con I’atrio di accesso;
b) ufficio postale : una sala sportelli per tutti i servizi postelegrafonici, un ufficio destinato al direttore, tre uffici per il personale e i relativi servizi igienici e) bagni: saranno previsti tutti i servizi igienico sanitari occorrenti ai deputati;
c) servizi necessari e locali adeguati per gli impianti tecnici, di condizionamento d’aria, igienici, elettrici, ecc.
importante:
Lo studente dovrà inoltre prevedere I’inserimento della fontana barocca recuperata da Palazzo Ludovisi, a seguito dei lavori di inserimento dell’aula parlamentare, di cui saranno in seguito forniti i materiali di rilievo.

BIBLIOGRAFIA SPECIFICA SUL CONCORSO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
Koenig G. K., Montecitorio, valle di lacrime, «Casabella» 321/1967
Tafuri M., Il concorso per i nuovi uffici della Camera dei Deputati, Roma 1968
Piperno L. (a cura di), Grandi concorsi italiani tra il 1945 e il 1986, in « Rassegna » n.61, 1995, anno XVII