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Archivio

Progetto urbano. La costruzione della forma urbana tra architettura e città

Giornata di Studi | Venerdì_22 gennaio 2021 | H_9:00

Locandina 11-01-2021_per web
La Giornata di Studi ideata e coordinata dai professori Renato Capozzi e Federica Visconti – docenti del DiARC, ma anche membri del Collegio dei Docenti del Dottorato in Architettura e Costruzione (DRACo) della Sapienza Università di Roma – e Dina Nencini – coordinatrice del DRACo – intende proporre una riflessione e attivare un confronto sul ruolo del progetto urbano nella costruzione della forma urbana. La Giornata di Studi sarà suddivisa in due sezioni. Nella prima, Franco Purini – Emeritus della Sapienza Università di Roma – parlerà della crisi che il progetto urbano si trova a fronteggiare nella contemporaneità. Purini, infatti, in una recente lectio magistralis tenuta in occasione dell’inaugurazione dell’anno dottorale 2020-2021, ha proposto un appello per un ritorno alla centralità degli studi urbani, in linea peraltro con una tradizione tutta italiana. Seguiranno le lectiones dei professori Uwe Schröder (RWTH Aachen University) e Carlo Moccia (Politecnico di Bari), i quali, assumendo come punto di partenza un attento lavoro analitico finalizzato alla lettura della forma urbis, proporranno un modo di lavorare sul ridisegno dello spazio aperto della città europea. Concluderà la prima sezione del seminario la Tavola Rotonda, coordinata dal professore Giuseppe Strappa (Sapienza Università di Roma).
La seconda sezione sarà inaugurata dal professore Bruno Messina (Università degli Studi di Catania), come coordinatore della Collana Ricerche in Composizione Urbana di LetteraVentidue, che ha quale suo ambito di interesse proprio le questioni inerenti al progetto urbano e quindi alla forma della città. La Giornata di Studi, inoltre, sarà l’occasione per presentare i risultati del seminario progettuale “Berlin City West”, promosso dal Dottorato di Venezia e quindi dal suo coordinatore, il professore Armando Dal Fabbro, che introdurrà la sezione “Progetti per Berlino”. In quest’ultima, le scuole di dottorato in progettazione di Italia che hanno aderito all’iniziativa dello IUAV – Bari, Roma, e, in aggiunta, anche Napoli –, illustreranno il lavoro svolto durante il seminario e gli esiti della ricerca progettuale.
La Giornata di Studi, che si svolgerà il 22 gennaio 2021 (su piattaforma Microsoft TEAMs) intende quindi riflettere sulla questione delle trasformazioni urbane e sulle idee di città, sul progetto come strumento di conoscenza della forma urbana e sulla ricerca attraverso l’azione progettuale.
Link: https://bit.ly/34mvVTm

La ricerca di morfologia urbana in Italia. Tradizione e futuro. Giornata di studio

 

Esistono oggi scuole di morfologia urbana? La tradizione italiana è stata rivolta, almeno in parte, all’uso operativo degli studi sulla forma urbana. Ma è ancora possibile proporre, oggi, ricerche in chiave progettuale e didattica, oltre che interpretativa?  Qual è il lascito “aggiornato” dei maestri che hanno contribuito alla nascita di una scuola di morfologia urbana?

 

 

manifesto giornata di studio 14 gennaio 2021 (1)

Nello sforzo di rinnovare gli strumenti di partecipazione alla costruzione dei numeri della rivista, la redazione di U+D – Urbanform and Design intende organizzare l’issue number 15/2021 sul tema La ricerca di morfologia urbana in Italia. Tradizione e futuro, chiamando a collaborare gli autori fin dalla sua impostazione, che sarà discussa in una Giornata di Studio in programma per il 14 gennaio 2021.

L’iniziativa ha due finalità correlate tra loro.

Si tratta di sperimentare un nuovo metodo di progettare la pubblicazione pensandola come processo e definendone la struttura in forma partecipata.

L’iniziativa ha, poi, lo scopo di contribuire a rilanciare il dibattito sui temi della forma urbana riguardata nei sui esiti tangibili e indagata secondo metodi razionali e trasmissibili. Pur in un’accezione ampia e aperta del termine “morfologia urbana”, l’interesse dell’incontro sarà rivolto alle ricerche basate sullo studio concreto dei fenomeni urbani e sul loro esito progettuale.

Tema importante sarà anche il ruolo fondamentale che scuole e maestri hanno avuto, in Italia, nel costruire un pensiero originale sugli studi urbani, oggetto di una nuova attenzione in campo internazionale. Il dibattito dovrebbe essere incentrato, secondo le intenzioni degli organizzatori, non su uno sguardo storico e retrospettivo, ma sull’attualità del loro lascito che va confrontato con le questioni più urgenti che la crisi della città contemporanea pone.

Proponendo una riflessione rivolta al futuro ma basata sui temi della condizione contemporanea, sembra utile porre, allora, i seguenti interrogativi:

cosa si intenda oggi per morfologia urbana;

come essa venga studiata e proposta nella didattica delle scuole italiane;

come venga studiata e proposta nel progetto di architettura;

quali nuove prospettive di ricerca si possano avanzare per interpretare la fenomenica attuale.

Le differenti posizioni che emergeranno nella giornata di studio, strutturata in forma di tavoli di discussione,  contribuiranno a formare un quadro sintetico delle attività teoriche, progettuali e didattiche praticate nelle diverse scuole.

Senza avere la pretesa di esaurire il quadro delle ricerche sul tema in corso in Italia, alla giornata sono invitati studiosi delle sedi in cui sono presenti Corsi di Laurea in Architettura che operano su questo stesso orizzonte di sperimentazione con metodi e fini diversi ma, riteniamo, spesso complementari.

L’evento è aperto all’intera comunità di studiosi e architetti che operano in questo settore e che potranno partecipare come uditori mediante la piattaforma on line.

link: https://meet.google.com/fvb-wjkv-uze

 

The overturned city

 

Giuseppe Strappa

The overturned city /  La città rovesciata

U+D n.14 – editorial

Rome was certainly not the only victim of a rapid and violent consumption of the most precious part of the inherited city. The crisis of its historical fabric was however exemplary and the questions that its decline posed contain, as often in history, a universal meaning.
Some considerations on the historic city of Rome (on the way, above all, in which the crisis caused by the pandemic has posed new problems and some hope) may be of general significance not only because the city has been, for at least a century, an important place of experimentation in terms of interventions on its historical heritage, but also because it has given a significant contribution to the thought on the architecture of the modern city, that of Kahn, Venturi, Rowe, Muratori.
What is changing, therefore, in the historic city, meaning by this term not only an architectural and building heritage, but a system of values, functions and symbols inevitably in transformation?
I believe that the problem has to be posed in a broad perspective that considers the formative phases of the city fabric, posing the question in its structural terms, which are economic and political.

continue reading       editoriale n.14 – strappa NUOVO

JWR Whitehand, Kai Gu, Urban fringe belts: evidence from China

JWR Whitehand, Kai Gu, Urban fringe belts: evidence from China

in: Environment and Planning B: Urban
Analytics and City Science
2017, Vol. 44

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2017-Nanjing

Research on the fringe-belt concept has grown significantly in the past decade. This is particularly evident in parts of the world in which interest in urban morphology has been slight until recently.
The main emphasis continues to be the light that this concept can shed on the historico-geographical grain of urban areas. This paper reports a morphogenetic investigation into fringe belts that gives particular attention to the fixation lines associated with Chinese city walls.
Discussion is concentrated on a fringe belt related to one of the world’s longest and most massive city walls, that of Nanjing. The formation, consolidation and, in places, alienation of the Ming fringe belt of Nanjing has been influenced by natural and artificial fixation lines and the political economy of an authoritarian society. Understanding the changing spatial structure of fringe-belt landscapes has implications for the management of urban form in ways sensitive to its historico-geographical development.